sabato 30 marzo 2013

SPRITZ LETTERARIO.... FLASH BOOK MOB



*23 aprile: GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO e del diritto d'autore*

Flash Book Mob per promuovere la lettura, regalando un libro ad uno sconosciuto. 

Ci troveremo in piazza dei Signori alle 18:30. 

Al 1° fischio leggeremo ad alta voce il libro che avremo portato. 

Al 2° fischio lo regaleremo a un passante che non conosciamo.


FLASHBookMOB aperto a ogni genere di lettore, di qualsiasi età!
Più saremo e più riusciremo a incuriosire chi non legge!

COLTIVIAMO LA LETTURA





Martedì 23 APRILE ore 20,45 
presso Informagiovani Contrà Barche 53 - VICENZA

*GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO E DEL DIRITTO D'AUTORE*

L'Associazione *CONVIVIUM VICENZA
in collaborazione con *SPRITZ LETTERARIO
presentano
una serata di letture sui *GIARDINI*
> Semina il tuo libro preferito e vedrai cosa crescerà  <

Letture a cura della Compagnia Teatrale LA GIOSTRA
[ingresso libero]

mercoledì 27 marzo 2013

lunedì 18 marzo 2013

ESSERE MAMME A VICENZA

http://esseremammeavicenza.blogspot.it/
Enche le mamme di ' ESSERE MAMME A VICENZA' hanno apprezzato la ns. iniziativa 'PRONTO? MAMMA CHIAMA MAMMA'..... ed ecco locandina e descrizione.... inseriti nel loro BLOG!
Grazie a Silvia Canal .......ho pensato di sostenervi anche nel Blog! E' davvero un'iniziativa utile!

giovedì 14 marzo 2013

THE HELP (L'AIUTO) - Kathryn Stockett



La prima impressione che mi viene da esprimere, a caldo, dopo aver chiuso il libro sull'ultima pagina, è questa: è una storia che dispiace lasciare al suo destino, come se essa dovesse continuare a snodarsi, oltre l’ultima frase, al di là dell’ultima immagine, con eventi e avvenimenti che ci piacerebbe conoscere, o addirittura inventare noi stessi lettori.
Le protagoniste, tutte donne, nere e bianche di una città del Mississippi negli Anni Sessanta, profondo sud degli Stati Uniti, insieme, e in contrasto, ci hanno svelato un mondo che potevamo immaginare, ma che non conoscevamo, o sul quale non ci eravamo soffermati a riflettere. Anni di trasformazione e di riscatto per il problema razziale in America, ma ancora profondamente solcati e, spesso, martoriati, da quel confine sociale, la crudele linea di demarcazione che contrapponeva bianchi e neri nelle città e nelle campagne, nelle professioni, sugli autobus, nelle scuole e nelle case. Le voci che subito si impongono, a costituire l’alternanza di voci e di vicende nell’intreccio della narrazione, provengono dalla sfera privata, dalle case, da una dimensione familiare di benessere e omertà, di piccole e grandi invidie, di ipocrisie e dedizione, di aspirazioni piccolo borghesi e di faticosi tentativi di affrancamento da parte delle nuove generazioni.
Le due voci femminili che si alternano nella narrazione, Aibeleen e Minny, sono umili: doppiamente umili, in quanto donne nere e in quanto domestiche al servizio nelle case dei bianchi. Un’altra, Skeeter, è bianca, ed è il punto di vista di chi, da una posizione di privilegio, scende ad ascoltare, e a dare voce, appunto, a chi inizialmente non si  permette nemmeno il pensiero di poter esprimersi, di dire la verità, di raccontare la pura verità dei fatti. Anche il punto di partenza per il lungo viaggio di autocoscienza e riscoperta di sé che coinvolgerà alcune delle domestiche di Jackson grazie all’iniziativa del libro da scrivere in comune, è umile, limitato: sono gli appunti di economia domestica che Skeeter, Miss Phelan, redige per il quotidiano locale e per i quali sceglie di chiedere consiglio proprio ad Aibeleen.
Da questo timido inizio si svilupperà un percorso difficile e pericoloso, costituito  dalla raccolta dei racconti di dodici governanti di colore, lungo il quale si infrangeranno molte delle certezze e tutte le amicizie “bianche” di Skeeter e grazie al quale Aibeleen acquisirà la consapevolezza, lei, donna nera, la cui parola più frequentemente pronunciata era  “Sissignora”, di possedere un’arma nelle proprie mani, fragile e potente, bruciante e potenzialmente rivoluzionaria: il talento della scrittura. La scrittura collettiva come autoeducazione, quindi, come involontaria ma crescente e inarrestabile presa di posizione e di coraggio. La necessità del dire, la scrittura della propria esperienza, nel bene e nel male, diviene condivisa e impellente, sebbene sempre impastata con la paura, quando l’oppressione e il sopruso si fanno schiaccianti, quando le ingiustizie si fanno insostenibili, a fronte di un movimento per i diritti civili della popolazione nera la cui eco giunge, giocoforza, dagli stati più evoluti del Nord del paese, anche nel profondo Sud del Mississippi. E’ infatti quando l’amica Yule May viene incriminata per aver rubato un anello di poco valore alla sua Signora, Miss Hilly, al fine di poter far studiare entrambi i figli gemelli all’Università, che le singole domestiche, ad una ad una, spontaneamente, si decidono a collaborare alla scrittura del libro di testimonianza: un’adesione che fonda una piccola comunità.
Ma le parole, esplosive, temute, messe una accanto all’altra come anelli di una catena salvifica a svelare realtà e sentimenti, ad affermare il diritto a pensieri, emozioni, desideri e aspirazioni di chi esiste spesso solo per rispondere quello scontato “Sissignora”, possono essere taumaturgiche o maledette, moventi per progredire o per implodere in se stessi. Così, il libro delle domestiche nere, pubblicato ma segreto, limpido e diretto ma costretto all’anonimato a protezione delle sue autrici, si insinua con la sua disarmante e dirompente verità anche in chi legge. Diviene motore che smuove i pensieri di chi ha l’umiltà e la capacità di interrogarsi, di mettersi in discussione… E’ ciò che accade con Miss Chotard, ad esempio, che chiede alla sua domestica se la stia trattando male “come quella donna terribile del libro”, e che dopo trentasette anni di vita in comune siede con lei per la prima volta allo stesso tavolo. Oppure dà il coraggio di procedere oltre a chi  è già da tempo consapevole delle ingiustizie, adoperandosi per correggerle e non vuole più essere connivente con lo status quo come Miss Lou Anne Templeton, decisa, dopo la lettura di The Help, a rompere definitivamente con Hilly Hollbrook.
Per quelle lettrici bianche che rimangono tenacemente arroccate ai propri pregiudizi, invece, il libro si rivolterà loro contro, pur continuando esse ad esercitare il loro potere licenziando le domestiche che hanno osato esprimersi, e ad imporre la propria supremazia nella cittadina di Jackson.
La temibile Hilly, che non riesce a vedere un palmo al di là del proprio egoismo, diverrà preda dell’ossessione per l’episodio della torta di Minny e sprizzerà il suo veleno contro Aibeleen, facendola licenziare dall’amica Elizabeth. Quest’ultima, infatti, incapace di sottrarsi all’influenza dell’amica, si sottometterà al suo sfogo imperioso e cattivo, accettando sia pur controvoglia il licenziamento della sua preziosa domestica e governante, così amata dalla figlia, la piccola Mae Mobley.
E che dire dei personaggi maschili, in questo libro? Sono figure di contorno, poste in secondo piano a sostenere e dar ragione del tessuto sociale di quel periodo. Ad iniziare con Stuart Withworth, il temporaneo fidanzato altolocato di Skeeter, ancorato ai valori della tradizione che pongono i bianchi in posizione di predominio e ostinatamente contrario all’integrazione razziale. Per proseguire con il senatore Withworth, padre di Stuart, conservatore, semialcolizzato, meschinamente concentrato sulla sua carriera politica al punto da sacrificare ad essa anche gli affetti più importanti. Leroy, il marito di Minny, è un operaio nero che annega nell’alcool la frustrazione e la rabbia della sua situazione di sottomissione senza via d’uscita, sfogandosi sulla moglie a suon di botte e schiaffi.
Rimane in lontananza, insieme all’attivista per i diritti civili brutalmente assassinato a Jackson, il grande Martin Luther King, il coraggioso avvocato che raccontava di “avere un sogno”, per il quale anch’egli avrebbe pagato con la vita, e che compare nelle favole di Aibeleen raccontate teneramente alla sua “ultima bambina” Mae Moebly, come un “marziano” verde che voleva vivere sulla terra in pace, assieme alle persone di tutti i colori.
Chiudendo questo libro i lettori possono sentire la speranza resistere nel pianto sconsolato della piccina, che dice addio alla sua tata, ma che conserva sotto le palpebre l’immagine di un girotondo multicolore.
06 marzo 2013
Carla Combatti

APPUNTAMENTI


Care Lettrici,

penso di interpretare il pensiero di tutte le presenti alla serata dell’8 marzo scorso dicendo che il film che abbiamo visto, The Help, Tate Taylor 2012, tratto dall’omonimo romanzo di Kathryn Stockett, è riuscito sia a divertirci che a commuoverci e che alla fine, avendo smosso molte corde del cuore e della mente, ci ha lasciate, sul momento, senza parole. Allora ho provato a riflettere un po’, a mente fredda, sui temi proposti dal libro e dal film e a mettere sulla carta le riflessioni e le impressioni da condividere con voi, affinché resti memoria di ciò che abbiamo letto e visto. Vi allego perciò le mie note. 
Penso infatti che sia interessante e proficuo "mettere in circolazione" i pensieri destati in noi dalla lettura e vi invito, se avete anche voi delle riflessioni che volete condividere, ad inviarcele per posta elettronica. Se qualcuna di voi fosse  interessata a leggere altre opere sul tema delle problematiche razziali negli Stati Uniti, vi ricordo il famosissimo romanzo, citato anche in The help:

·         Il buio oltre la siepe / Harper Lee, 1960 titolo originale To kill a mockingbird prima edizione italiana Feltrinelli 1962, da cui sempre nel 1962 è stato tratto il film di Robert Mulligan, con Gregory Peck.
Il libro è presente, in molteplici edizioni, in tutte le biblioteche della Provincia.

Vi segnalo inoltre una scrittrice contemporanea che si è occupata del tema della segregazione e dell'integrazione della popolazione nera in America: Toni Morrison, Premio Nobel per la Letteratura 1993. E' considerata una delle più importanti scrittrici afroamericane degli ultimi cinquant'anni. Ecco alcuni dei suoi romanzi, (a me sono piaciuti moltissimo L'occhio più azzurro e Amatissima):

·         L'occhio più azzurro (1970); Sula (1973); L'isola delle illusioni (1981); Amatissima (1987);Paradiso (1998); Amore (2004).

Aprile si sta avvicinando e il giorno 23 Aprile si celebrerà la Giornata Mondiale del Libro e della Lettura. Avremo notizia di eventi e manifestazioni in tutto il territorio nazionale e anche, naturalmente, a Vicenza. Anche noi, come Associazione Convivium, stiamo pensando di organizzare un incontro un po' più ampio delle nostre riunioni mensili, ma, poiché è ancora in fase di elaborazione, ve ne parleremo con maggiori certezze più avanti. Per il momento tenete presente la data di martedì 23 aprile, cercando di  tenervi libere per la serata del 23!

 Il nostro prossimo incontro, invece, è stato fissato per VENERDI' 5 APRILE alle 20,30 presso la sede dell'Associazione in Strada Scuole Anconetta, 12. Abbiamo pensato di dare voce a ciascuna di voi, proponendovi di "presentare" un libro che le sia particolarmente piaciuto. Il libro può essere "il romanzo del cuore", "il libro che mi ha cambiato la vita", "il libro che tengo sempre sul comodino", "il libro che mi leggeva la nonna da piccola ", "il libro galeotto" (..Innamorato.e non specifico oltre..Stralunato) oppure semplicemente un buon libro letto di recente.
 Non vi chiediamo di fare una recensione, ma semplicemente di raccontarci e "pubblicizzare" il vostro libro, come se doveste consigliarcelo per la lettura.

Chi, io?Allora arrivederci a "Ti presento il mio libro"Occhiolino  

Chi vuole "prenotarsi" per il suo consiglio di lettura, può farlo inviandoci una mail. Per dare un assetto equilibrato all'incontro, nel corso della serata seguiremo una scaletta secondo l'ordine di arrivo delle mail, se ce ne saranno, ma sarà dato spazio a tutte le partecipanti!

Buone letture a tutte!

Un caro saluto da
    Carla